Come fare pubblicità su Facebook: analisi e pianificazione strategia

Oggi approfondiremo degli aspetti legati a come fare pubblicità su Facebook: come si studia la giusta strategia? Che aspetti dobbiamo prendere in considerazione e in analisi? E soprattutto, perché essere su Facebook? Che obiettivi possiamo raggiungere? I contenuti di questo articolo sono estratti dalle lezioni del corso di Dolab Facebook Advanced tenuto da Valentina Vellucci e Fabio Sutto

Come fare pubblicità su Facebook: i primi passi

Scegliere di promuoversi su Facebook può essere la scelta vincente per aumentare le proprie vendite, sia che si abbia un piccolo progetto, sia un grande brand. Chiunque può trovare i propri spazi se si sa come fare pubblicità su Facebook.
Per fare pubblicità su Facebook occorre innanzitutto creare una pagina: le pagine Facebook sono l’unico strumento utile allo scopo, poiché un profilo personale non dà la possibilità di creare campagne a pagamento (gli “annunci” sponsorizzati che vi sarà capitato di vedere). Una pagina è lo strumento per raccontare il proprio progetto o brand. Dopo di che vi occorrerà definire un target e una strategia, come vedremo tra un po’.
Ma vi siete mai chiesti perché volete essere su Facebook? Perché ci sono tutti, dite? Beh, risposta sbagliata. Quello che deve spingervi a promuovere la vostra attività su Facebook è il risultato di un’analisi approfondita del vostro target di riferimento, ma non solo.
Ci hanno sempre detto che per alcuni mercati va bene un canale social mentre per altri no. Quindi, stando a questa considerazione, dovremmo lasciar perdere Facebook se ci rivolgessimo ad un target di persone anziane? In molti diranno di sì, che dovremmo cercare di raggiungere il nostro target attraverso altri canali di comunicazione.
E invece ancora una volta vi diciamo che la risposta è sbagliata. Il presidio di Facebook per un brand è sinonimo di uso di un canale “generalista dati gli alti tassi di diffusione, soprattutto per ciò che concerne L’Italia.
Come precisa sul corso Valentina:

Il presidio di Facebook per un brand è sinonimo di uso di un media visuale e testuale, che permette la diffusione di diverse tipologie di content a target ben profilati, grazie all’organizzazione strategica del budget di comunicazione. Facebook rappresenta una potentissima cassa di risonanza per le proprie campagne mediatiche. NON RAPPRESENTA LA CAMPAGNA MEDIATICA.
Tralasciare il presidio di Facebook vorrebbe dire dare spazio a

  • voci non ufficiali del brand
  • concorrenti diretti e indiretti
  • attacchi diretti al brand senza possibilità di replica ufficiale

Il presidio di Facebook per un brand è

  • è un’opportunità di crescita e consolidamento della brand awareness
  • è un’ opportunità per il controllo diretto della brand reputation

Il presidio di Facebook per un’azienda supporta il brand a conoscere gli interessi e i bisogni dei propri clienti/amici e a declinarli secondo le strategie di mercato più adatte.

Questo significa che esserci su Facebook è quasi un obbligo per qualsiasi brand: ci sarà sempre un modo per raggiungere il nostro target, e ci si arriva attraverso lo studio della strategia più efficace.

Fare pubblicità su Facebook: come costruire una strategia

A seconda del budget che viene concesso alla comunicazione occorre valutare innanzitutto la fattibilità degli obiettivi del brand. Ovvio che non puoi prefissarti l’obiettivo di una fanpage con 180.000 utenti interessati a un argomento di super nicchia, se dall’analisi ti accorgi che questi numeri non ci sono neppure offline.
Quello che occorre analizzare, nella pianificazione della nostra strategia, è:

  • L’analisi del brand: come lo vediamo noi? Come lo vede il pubblico? Come vogliamo che venga percepito? Infatti, per analizzare il brand dobbiamo distinguere fra il posizionamento valoriale che il brand crede di avere e quello che in realtà ha. Dobbiamo, cioè, fare l’analisi assiologica del brand, ovvero dell’universo di valori che il brand custodisce.
  • L’analisi dei competitors: la stessa analisi assiologica va eseguita anche sui nostri principali competitors.
  • L’analisi del target: c’è assonanza tra il pubblico che abbiamo e quello che vorremmo avere? Che abitudini di consumo ha il nostro target desiderato?
  • L’analisi delle piattaforme social: che social frequenta il nostro target? E invece, che canali vengono presidiati dal target potenziale o desiderato? Su che canali social ci siamo mossi finora? Hanno portato risultati?

Sono analisi complesse e che non si esauriscono in 5 minuti di lavoro. Ma a darci una mano ci sono una serie di tool per l’analisi che è possibile consultare, ad esempio:

  • Google Alert ( principianti- livello 0)
  • Talkwalker
  • Radian6
  • Mention
  • FanPageKarma
  • In generale, tool che vi permettano il monitoraggio delle conversazioni

In particolare, per l’analisi delle performance social del brand e dei competitors, Valentina sul corso Facebook SuperAvanced presenta una serie completa di tool analizzandoli nel dettaglio.
Un tool analizzato da Valentina, che si rivela molto utile nello studio dell’analisi dei competitors, è FanpageKarma, che dà l’opportunità di lavorare su dashboard verticali di monitoraggio per performance quantitative, ma anche per riorganizzare i budget.
fanpagekarma
Dopo che avremo il quadro chiaro su quello che fanno i competitors e su quello che il nostro potenziale pubblico si aspetta, possiamo definire la nostra strategia. Dobbiamo alternare i post testuali ai link, i video alle foto, nonché introdurre tutti i nuovi tool visuali che Facebook ci mette a disposizione e che tratteremo sui prossimi articoli.

Quali contenuti pubblicare sulla pagina Facebook?

Quanti post condividere al giorno? Che argomenti trattare? Seppur non ci siano risposte univoche, ti diciamo che devi essere costante (quindi almeno un post al giorno ma non più di tre per non essere “molesto”), creativo e coerente con il tuo brand e con il tuo prodotto. Intanto dovrai “ascoltare” ciò che succede per aggiustare la strategia strada facendo.
Per spingere il brand e per farlo crescere dobbiamo presentare in maniera chiara, rapida, sintetica ed efficace la nostra azienda, sfruttando soprattutto i contenuti visuali.
Infatti sono oltre 17 milioni gli utenti che guardano mensilmente video su Facebook “consumando” 1,844 miliardi di video, per un totale di 57.816 ore di visione (55.100 sono le ore dedicate ai video sui siti Google). Fonte Video-Metrix –Jan 2015.

Negli ultimi nove mesi è quadruplicato il consumo dei video su Facebook” racconta Sylvain Querné, Head of Marketing Southern Europe Facebook. “È poi curioso vedere come d’estate Facebook continui a crescere come nel resto dell’anno: il 68% degli utenti si connette da mobile, prevalgono i post con le foto (64%), si contano 43 milioni di contenuti al giorno, per 5 miliardi di post “estivi”, due terzi dei quali condivisi in mobilità, sotto l’ombrellone così come in montagna.” Fonte: www.digitalic.it

Ma attenzione: sappi che i tuoi post non sponsorizzati avranno una bassissima copertura organica (“La copertura organica corrisponde al numero totale di persone a cui sono stati mostrati i post mediante distribuzione non a pagamento.” fonte Centro Assistenza di Facebook”). Le percentuali di reach sono davvero basse: circa il 5%. Questo significa che se hai 1000 fan, i tuoi post verranno mostrati a 50 di essi: se una parte di essi interagirà con i tuoi post, allora questi verranno mostrati ad un successivo gruppo di utenti; in caso contrario Facebook ne interromperà la diffusione, decretando la morte del post stesso.
Per “spingere” i nostri post, e quindi per fare crescere i fan e le interazioni, si dovranno quindi attivare delle sponsorizzazioni, conosciute come campagne in gergo tecnico. Approfondiremo l’argomento delle campagne Facebook sui prossimi articoli.

Pubblicità su Facebook: a cosa serve?

L’obiettivo finale della pubblicità su Facebook è sempre quello di generare lead, ovvero visitatori che si trasformano in contatti utili o clienti. Ma prima di arrivare allo scopo primordiale ci sono tanti altri step e micro obiettivi da perseguire e i social, Facebook in capo a tutti, ci sono estremamente utili in tal senso. Ecco che risultati possiamo raggiungere attraverso una corretta strategia Facebook:

  1. Possiamo aumentare la visibilità del nostro brand aziendale.

 

  1. Possiamo aumentare l’autorevolezza del nostro brand aziendale, come possiamo vedere dall’immagine utilizzata nel corso da Valentina: aumentare-autorevolezza-brand
  2. Possiamo costruire relazioni con un pubblico qualificato comunicando in maniera coerente la nostra brand identity. Ad esempio, rispettando le linee di comunicazione visuale del proprio sito web e, soprattutto, prestando ascolto alle segnalazioni degli utenti.

 

Conclusioni

Abbiamo visto in grandi linee quello che la prima parte del corso di Dolab approfondisce punto per punto. Ovvero:
Quali sono i primi passi per iniziare a promuoversi su Facebook?

  • Creare una pagina Facebook;
  • Fare una dettagliata analisi di mercato sia sul proprio brand che su quelli dei competitors principali, attraverso tool specifici;
  • Costruire una strategia.

Inoltre abbiamo visto:

  • Cosa condividere sulla pagina e quali sono i contenuti più efficaci;
  • Come far aumentare le interazioni e i fan;
  • Che obiettivi puoi raggiungere grazie alla pubblicità su Facebook.

Siamo certi che questo sunto ti darà gli strumenti di partenza per iniziare a fare sul serio!