COMMUNITY MANAGER: CHI È, COSA FA E QUANTO GUADAGNA

Il community manager è una delle professioni digitali più citate e richieste degli ultimi tempi. Sempre più aziende sono alla ricerca di profili professionali come il community manager da assumere internamente o a cui commissionare il lavoro come freelance.

Al giorno d’oggi, il community manager è una figura essenziale all’interno di un’azienda perché il loro compito è quello di occuparsi del digitale. Come è noto a tutti, ormai, oltre al mondo reale, quello che viviamo, c’è il mondo digitale parallelo al nostro ed è necessario, per chi ha un’attività, farsi strada anche nell’online. Ma procediamo per gradi.

 

DI COSA SI OCCUPA IL COMMUNITY MANAGER

Il community manager è colui che si occupa della gestione di una comunità virtuale (detta anche comunità online), ne progetta la struttura e coordina le attività. È una professione legata al web 2.0. Il community manager inizialmente progetta la struttura della comunità e gli eventi, in base a eventuali richieste di utenti o agli obiettivi di un committente; definisce in seguito le modalità di aggregazione, sceglie gli strumenti, i servizi, le categorie di discussione e se necessario, può anche avvalersi di moderatori, promotori o di altre figure, che lo affiancano nella gestione della comunità stessa al fine di creare un ambiente in cui i membri si sentano liberi e sicuri di esprimersi, di dialogare, di comunicare, di collaborare, senza paura di essere giudicati o male interpretati, cosa che alla fine contribuisce alla crescita e allo sviluppo di una buona comunità virtuale. Il suo compito non è che quello di fare da ponte tra un brand e le piattaforme online per mezzo delle quali si riscontra il contatto diretto con gli utenti del web.

 

QUANTO È IMPORTANTE AVERE UN COMMUNITY MANAGER NELLA PROPRIA AZIENDA

Viviamo oggi in un momento di trasformazione del ruolo di Internet, rispetto a come era percepito una decina di anni fa. Il ruolo del Community Manager, se svolto in maniera efficace, può essere davvero determinante nell’ambito della strategia di comunicazione di un brand, soprattutto per il cambio di modalità di utilizzo del web, da parte del pubblico: fasce sempre più ampie di utenti spendono molte più ore sui social network al posto di fare ricerche dirette dei siti istituzionali dei brand.

Quindi, una buona presenza delle aziende sui social network può intercettare una cospicua fetta di potenziali clienti, interessati al prodotto o servizio che viene offerto.

 

COME SI DIVENTA COMMUNITY MANAGER?

In Italia essendo quasi tutti i giovani “nativi digitali” e con un buon approccio alla tecnologia e al web sono in molti ad intraprendere una carriera nel settore del web marketing, poi c’è chi rimane e si specializza nel community management – magari specializzandosi su qualche social in particolare – e chi invece aspira a diventare un marketing specialist, occupandosi di digital marketing a 360°. Quindi tendenzialmente ci si arriva o perché si ha una formazione marketing, o si hanno magari più competenze digitali e si inizia un percorso come quello del community manager. Ad esempio, un ragazzo di 20 anni che per arrotondare durante l’università vuole iniziare a fare qualche esperienza, può seguire la pagina Facebook dell’attività di famiglia o di un amico di uno zio, ed inizia così facendosi le ossa e poi piano piano creandosi un network di piccoli clienti, per poi crescere. È un modo per approcciare il mestiere digitale senza aver bisogno di investimenti  che restano il problema di tutti i freelance.

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ATTENZIONE PERÒ A DIFFERENZIARE LE FIGURE DI COMMUNITY MANAGER E SOCIAL MEDIA MANAGER

La figura del Community Manager viene spesso confusa con quella del SMM; forse perché nelle piccole realtà aziendali chi si occupa della presenza online spesso ricopre entrambi i ruoli.

Il Community Manager è in realtà colui che gestisce la vita quotidiana della community, moderando il dialogo e favorendo una conversazione positivaintorno al brand: parafrasando Ippocrate, è colui che entra nel letto del paziente per comprendere ciò di cui quest’ultimo ha bisogno per stare meglio.

Per semplificare, il Social Media Manager è colui che elabora la strategia comunicativa sui social network mentre il CM è colui che la mette in pratica gestendo operativamente i profili aziendali.

In una grande azienda o nelle agenzie di comunicazione le due figure lavorano insieme alle altre figure quali i copy, gli art director e gli account manager.

Ma nelle piccole e medie imprese spesso un solo professionista, quasi sempre un freelance, cura tutti gli aspetti dalla pianificazione strategica alla creazione dei post; dalla moderazione della community alle attività di advertising.

 

QUANTO GUADAGNA

Come ogni lavoro che si rispetti, il tasto stipendio è uno di quelli che interessa maggiormente chi decide di intraprendere una determinata carriera. Ogni lavoro avrà una retribuzione in base al livello di difficoltà, di impegno, di energie spese e di formazione. Nel caso specifico del community manager, qualora siate interessati, ha un salario medio annuale di 16.032 e uno minimo di 12.480. Questa è la situazione in Italia, all’estero probabilmente si registra qualche lieve aumento.

 

Fonti: wikipedia – studentville.it –