Il sito web e i canali giusti per la tua promozione online

Quello del web marketing è una specie di sistema solare: tutto ruota intorno al sito Web, il nostro sole.
Un buon sito Web è già un ottimo passo verso il successo, come si dice: “chi ben comincia con il sito web, è già a metà dell’opera!”.
Il sito deve attirare i visitatori, mantenere l’attenzione e convertire in un’azione, rispondendo a precise caratteristiche strutturali, comunicative e di marketing. Sì, ma come?
 

Le caratteristiche fondamentali di un buon sito Web

Un buon sito Web si carica velocemente, altrimenti lo abbandoniamo praticamente subito, è bello, compatibile con i vari browsers e layout, facile da navigare, sicuro. Dal punto di vista della comunicazione: è chiaro, intuitivo, sia come usabilità che come contenuto, parla il linguaggio dei propri target, ha un tono di voce stilisticamente coerente, e, soprattutto, è user-centred: parla ai desideri/bisogni dei suoi utenti.
 
Perché il sito Web diventi una risorsa di business, tutto questo non basta, un buon sito deve avere altre 3 fondamentali caratteristiche:

  1. Contenere delle Call To Action strategiche (“scopri di più”, “scarica la guida gratuita”, “iscriviti alla newsletter”, ecc.)
  2. Avere degli obiettivi di conversione settati e monitorati (come dice Veronica: Google Analytics è il nostro migliore amico!)
  3. Portare alla “conversione”.

 
Tra i dettagli affatto trascurabili, facciamo attenzione ai: “Contatti”, devono essere ben visibili, alla Privacy Policy e alle specifiche di legge per la nostra attività, vanno inserite obbligatoriamente.
Tra le best practice viste in aula spicca HubSpot: i maghi dell’inbound marketing e della filosofia del coinvolgimento, in opposizione a quella dell’interruzione pubblicitaria.
Ultimo consiglio della nostra Coach Veronica: è fondamentale trovare la propria Unique Selling Proposition: rappresenta la nostra identità, la promessa che facciamo, ciò che ci rende diversi (e migliori).
USP Example

Credit www.marketersmindset.com

È arrivato il momento di passare all’azione: analizziamo la nostra startup e i competitor in rete, cosa si dice di loro? E dei competitor? Come se ne parla? E dove? CI sono influencer di settore? Ogni buona strategia parte dall’analisi!
 

I canali per la promozione on-line

Nel costruire e pianificare una strategia di web marketing bisogna considerare: l’obiettivo della strategia, il budget a disposizione e il customer journey.
Per ogni punto di contatto tra l’utente e il nostro brand, on-line e off line, esiste un canale che può migliorare la sua esperienza, la considerazione che ha di noi e spingerlo alla conversione/acquisto. Non solo! Nei casi migliori, di matrimoni ben riusciti tra prodotti/servizi e marketing, l’utente, dopo aver dimostrato interesse, maturato una certa stima e concluso un acquisto, torna ad acquistare e diventa un “avvocato”: ci suggerisce agli altri e ci difende se ci attaccano. A questo dobbiamo puntare, perché come dice Veronica: “Niente, ma proprio niente funziona come il passaparola!”.
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Credits: www.chuimedia.co.ke

Difficilmente un utente conclude un acquisto al suo primo contatto, come dice la canzone di Venditti “Certi amori non finiscono, fanno dei  giri immensi e poi ritornano”. Magari viene incuriosito da un post sponsorizzato su Facebook e va a visitare il sito. Poi ci torna cercandolo direttamente su Google, va a leggersi il Blog e si iscrive alla newsletter. Poi, magari di notte, decide che vuole proprio comprarsela quella cosa lì allora la digita su Google e gli compare la landing Page attraverso cui finalizza l’acquisto. E, come sappiamo, la storia non finisce qui.
 
Vediamo quali sono gli strumenti di marketing che abbiamo a disposizione, le azioni che possiamo intraprendere per entrare in contatto con il nostro utente e portarlo all’ “advocacy”.
 

  • SEO: ovvero, farsi leggere al meglio da Google, e piacere alle persone.
  • SEM: generare traffico qualificato investendo in Google Ads.
  • SMM: generare visibilità investendo sui Social Media.
  • DEM: dato un database di persone interessate al mio prodotto/servizio, contattarle via e-mail, ad esempio, per proporre promozioni personalizzate, invitarle a un evento o magari semplicemente per fare gli auguri di buon compleanno.
  • NEWSLETTERING: invio tramite posta di articoli/news di interesse del nostro data base.
  • CONTENT MARKETING: creazione di contenuti di qualità, utili al mio target.
  • DISPLAY ADVERTISING: investire in spazi a pagamento all’interno di un contenuto di interesse dell’utente in cui promuovere il nostro prodotto/servizio.

 
Tutti i canali sono importanti, alcuni portano risultati nel breve periodo, altri nel medio/lungo periodo. La cosa importante da interiorizzare è l’approccio con cui sceglierli e inserirli nella nostra strategia.
Considerando che le persone sono sempre più indipendenti nel cercare e coltivare i propri interessi, la cosa migliore che possiamo fare è conquistarci l’attenzione delle persone giuste nel momento giusto. Questo approccio si chiama Inbound Marketing ed è provato scientificamente che è difficile, ma funziona.
 
Ora non ci resta che rimetterci a lavoro. Considerando i dati sul target, gli obiettivi dell’azienda, il tempo e il budget a disposizione: quali canali attivare per la nostra start-up? Perché? Con quali strategie di promozione?
 
La faccenda si fa sempre più complessa e affascinante, come complesso e affascinante è questo mondo di relazioni fisiche e virtuali sempre più naturalmente intrecciate.
 
Teresa Ceglie
Dolabber