Ottimizzare campagne Google Ads: migliorare il punteggio degli annunci

Dopo che abbiamo imparato a creare, gestire e organizzare una campagna Google Ads non ci resta che imparare a Ottimizzarla e migliorare il punteggio degli annunci (qualità, ranking). I nostri obiettivi finali saranno:

  • Fare in modo che Google scelga di pubblicare il nostro annuncio ogni volta che qualcuno cerca informazioni o mostra interesse al nostro brand.
  • Pagare al minor prezzo possibile i click sui nostri annunci.
  • Fare in modo che Google posizioni il nostro annuncio nelle primissime posizioni tra i risultati di ricerca ogni volta che qualcuno digita una parola chiave pertinente alla nostra offerta.

Per giungere a questi risultati dobbiamo concentrarci sul punteggio di qualità, che va da 1 a 10, dove 1 indica il punteggio più basso e 10 il più alto.

In base a questo punteggio Google decide con che frequenza mostrare gli annunci. Ma di cosa tiene conto Google per assegnare questo punteggio? Dell’esperienza dell’utente, e quindi dell’utilità e della pertinenza della parola chiave con l’annuncio ma anche della qualità del sito di atterraggio, che deve generare interazioni e dev’essere leggero, intuitivo e facilmente navigabile.

Entrando nel dettaglio, i fattori che influenzano il punteggio di qualità sono:

  • L’esperienza dell’utente sulla pagina di destinazione: la pagina deve contenere informazioni chiare, intuitive, e soprattutto pertinenti con quanto promesso dall’annuncio.
  • La pertinenza dell’annuncio: l’annuncio stesso deve essere pertinente con la ricerca effettuata dall’utente, per cui vengono penalizzate scelte di parole chiave ingannevoli e fuorvianti.
  • La percentuale di clic prevista (CTR): l’algoritmo di Google fa una stima su quante probabilità ci siano che il nostro annuncio venga cliccato dagli utenti ogni volta che viene visualizzato, stima che viene influenzata in corso d’opera da dati reali e statistici della campagna in questione.

Come migliorare il punteggio di qualità

I tre punti appena menzionati danno già le prime indicazioni su quali aspetti dobbiamo lavorare per migliorare il punteggio di qualità dei nostri annunci Google Ads. Ma entriamo nel dettaglio e analizziamo nel dettagli ciascun punto.

Migliorare l’esperienza dell’utente sulla pagina di destinazione

L’obiettivo è quello di non far rimbalzare fuori l’utente dopo pochi secondi senza che questi abbia compiuto almeno un’azione all’interno del sito. Generalmente un potenziale cliente abbandona il sito, o la landing page, se:

  • la pagina di atterraggio è poco chiara, non curata graficamente, difficile da navigare
  • se carica in maniera troppo lenta
  • se presenta troppi pop-up o altri elementi disturbanti (ad esempio musiche che partono da sole e che non si riesce ad interrompere

Per questo la landing page di atterraggio deve sempre essere di qualità, deve contenere tutte le informazioni che servono e avere link accessibili, form non troppo complessi e contatti raggiungibili da qualsiasi pagina.

Lavorare sulla pertinenza dell’annuncio

Vanno sempre selezionate parole chiave perfettamente pertinenti con l’annuncio che stiamo promuovendo. I livelli di pertinenza sono tre: sotto la media, nella media o sopra la media.

Ipotizziamo che Francesco abbia un’azienda che produce abiti su misura per uomini, e nella sua campagna abbia scelto le parole chiave: abito su misura, smoking su misura, abito da sposo, frak su misura.

Un pessimo annuncio è quello che non tiene conto delle parole chiave né nel titolo né nel testo, ad esempio:

  • Titolo: Gli abiti di Francesco
  • Testo dell’annuncio: il nostro negozio ti darà un’esperienza d’acquisto senza eguali e troverai quello che fa per te.

Questo annuncio non ha alcuna pertinenza con le parole chiave scelte. Un annuncio già migliore potrebbe essere il seguente:

  • Titolo: Gli abiti di Francesco
  • Testo dell’annuncio: il nostro negozio ti darà un’esperienza d’acquisto unica. Troverai l’abito su misura che fa per te.

Ma ci sarebbe ancora da ottimizzare. Un articolo assolutamente pertinente sarebbe:

  • Titolo: abiti su misura per uomo
  • Testo dell’annuncio: gli abiti di Francesco: smoking su misura, frak e abiti da sposo unici e irripetibili.

Ma c’è di più: la pertinenza non va ricercata soltanto tra le parole chiave con l’annuncio, ma anche tra l’annuncio e il contenuto della pagina di atterraggio.

Se ad esempio un utente cerca su Google “Frak su misura” e clicca sul nostro annuncio, ma poi una volta giunto sul sito non troverà subito quello che trova, probabilmente abbandonerà la pagina, e la frequenza di rimbalzo alta abbasserà il punteggio di qualità dei nostri annunci.

Per questo sarebbe meglio creare diversi gruppi di annunci con diverse parole chiave, ognuno con una landing page dedicata.

Più siamo specifici e dettagliati, più la pagina sarà utile, e più miglioreremo l’esperienza dell’utente, e quindi anche le prestazioni delle nostre campagne.

Migliorare la percentuale di clic prevista

Come dicevamo, l’algoritmo di Google fa una stima su quante probabilità ci siano che il nostro annuncio venga cliccato dagli utenti ogni volta che viene visualizzato, stima che viene influenzata in corso d’opera da dati reali e statistici della campagna in questione.

La stima tiene conto della pertinenza della parola chiave scelta con la ricerca dell’utente, e viene valutata come sotto la media, nella media e sopra la media.

Se Google Ads ci dà una valutazione pari a “sopra la media” o “nella media” vuol dire che Ads è “positivo” riguardo alle prestazioni che avrà il nostro annuncio, e quindi probabilmente lo spingerà.

Se invece per Google Ads l’annuncio è sotto la media dobbiamo sicuramente migliorare il testo dell’annuncio e il titolo, includendo la parola chiave principale. L’articolo deve attirare l’attenzione per qualsiasi utente abbia fatto una ricerca in merito a una delle parole chiave che abbiamo selezionato. Quindi dobbiamo passare in analisi il nostro annuncio e verificare se risponde a qualsiasi parola chiave scelta.

L’ideale sarebbe eliminare le parole chiave con un volume di ricerca troppo basso e aggiungerne altre più interessanti ai gruppi di annunci.