Il blocco del foglio bianco: come stimolare creatività e produttività

Quando si tratta di scrivere, che si tratti di scrittura creativa o professionale, prima che le dita comincino a scorrere sulla tastiera, tocca scontrarsi con il muro del foglio bianco.
Che dell’argomento sappiamo molto o che non ne sappiamo nulla e dobbiamo prima fare ricerca, nel cominciare a scrivere ci si trova sempre in una situazione di imbarazzo: l’imbarazzo di chi deve mettere ordine in una stanza affollata di informazioni.
 
La scrittura, come tutte le arti, è tanto più bella quanto più è semplice. Il processo creativo attraversa la complessità ma il risultato deve essere semplice, pulito, lineare. Pensa a Roberto Bolle mentre danza, non ti sembra che ogni suo movimento sia incredibilmente semplice e naturale? Quell’incanto, la stessa sensazione di confidenza e semplicità, deve essere scaturito dai nostri testi nei lettori. E, come per la danza, l’allenamento, la pratica e l’esercizio nella scrittura aprono notevoli margini di miglioramento.
 
Le tecniche per stimolare la creatività e aumentare la produttività sono molte e hanno una certa validità se adattate alla natura personale e professionale di ognuno di noi. Non siamo macchine programmabili, ma di certo possiamo educarci a migliorare e a concentrarci.
 
Tutto sta nel trovare un ritmo che si accordi, come uno strumento musicale, alla nostra natura. C’è chi è più concentrato di mattina e preferisce dedicare a questo momento della giornata i testi più lunghi e complessi, chi invece trova il flow, quello stato di grazia in cui sembra che le parole si scrivano da sole, solo di notte, chi non si mette al pc se prima non fa una corsetta al parco per ossigenare il cervello, chi scrive solo nel caos di un bar alla stazione.
 
Ognuno di noi è diverso e diversi sono i modi per trovare la concentrazione e la produttività.

  • Tecniche dure: La Scaletta e il Pomodoro

 

Come suggerisce la nostra Coach copywriter Valentina Falcinelli, spesso le tecniche più semplici sono anche le meno utilizzate.

Queste due tecniche sono utili per chi è alle prime armi, ma anche per chi è in un momento di empasse e ha bisogno di autodisciplinarsi in maniera ferma.

Fai una scaletta: definisci tre argomenti da affrontare per ogni parte del tuo testo:

Introduzione (1.2.3), Paragrafo 1. (1.2.3.), Paragrafo 2. (1.2.3.), Ecc., Conclusione.

In questo modo avrai chiaro lo scheletro dei contenuti da trattare e sarà più facile cominciare, procedere e non perdere il filo.

Usa il Pomodoro. No, non per lanciarlo contro chi ti distrae. Il Pomodoro è una tecnica di time management ormai vecchiotta, risale al 1980, l’ha inventata Francesco Cirillo e consiste nel rendere il tempo una risorsa tangibile. Ogni pomodoro corrisponde a 25 minuti. Assegna a ogni testo uno o più pomodori, in base alla lunghezza e alla complessità, imposta il timer e fai una pausa di 3-5 minuti tra un pomodoro e l’altro. E ricorda: i pomodori non sono divisibili, quando ne cominci uno, lo devi portare a termine.

 

  • Tecniche morbide: Meditazione e Flow

 

La meditazione è una pratica che serve ad acquisire un maggiore controllo dell’attività della mente. Nella sua versione più semplice, consiste nell’assumere una posizione comoda, facendo in modo di non avere muscoli in tensione, e concentrarsi su un solo elemento per il tempo che si vuole, bastano anche 10 minuti: lo scroscio dell’acqua, il proprio respiro, il canto delle cicale, … Serve a resettare la mente e svuotarla di sovraccarichi e stress. Questa condizione di leggerezza della mente è particolarmente favorevole alla scrittura.

Quando sei in difficoltà o in ansia prova a meditare dieci minuti, una volta riaperti gli occhi, identifica le attività da svolgere, come si fa in qualsiasi progetto e comincia ad agire, per quanto possibile, senza farti distrarre!

Una volta trovato il ritmo, il tuo scrittore interiore si metterà a correre e tutto scorrerà liscio. Luisa Carrada, un’altra eccellenza italiana del copywriting, lo ha recentemente battezzato nel suo blog: “il mio prana scribacchino”.

Le due tipologie di tecniche ovviamente non si escludono, possono essere combinate o alternate che si voglia.
Non dimenticare di premiarti: fai delle pause, un po’ di stretching, prendi un caffè, chiacchiera con qualcuno, esci per una breve passeggiata.
Che tu sia uno scrittore diurno o notturno, che ti piaccia avere la musica di sottofondo o che “assolutamente no!”, che tu sia molto stressato o troppo rilassato, la questione sta tutta nel trovare la giusta concentrazione e il giusto ritmo.
Una volta trovati si prova quella gioia nello scrivere che assomiglia a una variazione di Roberto Bolle: la gioia della fatica abbinata alla naturalezza.
 

Valentina Falcinelli sarà docente di “Content marketing con il blog“, il corso per imparare tecniche e strategie per creare un blog che si faccia leggere, vivere e ricordare.

A presto!
Teresa Ceglie