Mamma, sai che faccio lo sviluppatore WordPress?

Se dovessi spiegare a tua madre cosa fa nello specifico un WordPress developer, cosa le diresti?
Cara mamma, il mondo dell’informazione e del marketing si sta spostando sempre più velocemente sul web. Hai presente quando mi trovavi in camera al buio a scrivere tutti quei codici indecifrabili solo per presentare qualche informazione nuova sul mio sito che trattava di design? Ecco, ora faccio sì che i miei clienti non debbano nemmeno capire cosa siano quei codici per poter pubblicare i loro contenuti su internet, tutto questo con il solo uso di WordPress.

WordPress è un CMS, ovvero Content Management System, ed è uno strumento così semplice da gestire che anche il tuo blog oggi è fatto con quello. Proprio il sito su cui pubblichi tutti gli schemi del patchwork e che ami così tanto perché è semplicissimo da usare! Io sviluppo portali e siti che hanno questo CMS come cuore operativo e mi pagano per curarne la grafica e per aggiungere o limitare funzionalità specifiche, mantenendo la gestione ancora semplicissima e alla tua portata.

Ma come si diventa WordPress developer?
Non c’è un percorso scolastico ovviamente, bisogna sempre affidarsi a corsi o a professionisti già specializzati in questo. In realtà ci sono più livelli d’uso di questa piattaforma, si parte dalla semplice scrittura di testi fino ad arrivare allo sviluppo vero e proprio di applicativi web. Ovviamente il primo livello è necessario per raggiungere poi l’ultimo, perché prima bisogna conoscere come va usato il mezzo per poterlo smontare e adattare alle esigenze nostre e di terzi. Se ci si vuole gettare a capofitto sullo sviluppo io consiglio direttamente la Bibbia ufficiale di WordPress: il codex. Come avrete notato però la Bibbia richiede di conoscere almeno i 3 linguaggi da cui è composto il nostro CMS preferito, che sono in ordine di rilevanza: PHP, HTML e CSS. Chi conosce anche JavaScript o jQuery si troverà avvantaggiato rispetto a chi non mastica molto front-end coding ma posso assicurare che se siete dei buoni sviluppatori PHP sarete anche in grado senza problemi di assorbire tutte le buone pratiche da usare nello sviluppo quotidiano su questo framework senza patire lacune. Parlo di framework di sviluppo perché in effetti WordPress lo è e lo sarà sempre di più, parola mia.

Quali caratteristiche non può non avere un WordPress developer?
Riguardo a questa domanda vi rimando a un articolo su wpandmore, che reputo essere anche il miglior vademecum in materia, del socio Andrea Barghigiani che ci descrive alla perfezione cosa non deve assolutamente fare uno sviluppatore WordPress. Sono molti quelli che si fanno chiamare “sviluppatori WordPress” senza conoscere una riga di codice e spesso neanche la parte sistemistica che c’è dietro. Insomma, non basta installare e conoscere i migliori plugin per sviluppare con WordPress, serve almeno quel pizzico di curiosità che permette di guardare oltre e di imparare le best practices in fatto di sicurezza e prestazioni. E ringraziando Matt Mullenweg, papà di WP, possiamo curiosare tra tutti i pezzi di codice che ci girano sopra grazie alla natura open source del progetto. La domanda quindi diventa: perché non sfruttare l’occasione e imparare sbirciando chi ha già fatto qualcosa prima di noi?

Come hai capito che era il lavoro della tua vita?
Il lavoro della mia vita non è solo sviluppare su WordPress, anche se impegna la maggior parte della giornata lavorativa, ma creare cose con l’informatica. Non ho definizione per le applicazioni che plasmo e per questo sono così innamorato di questo lavoro, perché mi dà la possibilità di imparare ogni giorno e di misurarmi con nuove sfide legate sempre al mondo del’innovazione. La cosa che mi faceva stare meglio all’inizio era pensare di poter creare mondi ed esperienze oniriche partendo da strutture e modelli esistenti e funzionanti nella realtà. Oggi penso che sia il lavoro della mia vita perché mi ha dato la possibilità di viaggiare, di conoscere persone dal vivo e dietro a un computer ma soprattutto mi ha dato la possibilità di esprimere me stesso e il mio estro in maniera professionale, riconoscendomi anche qualche merito all’interno della comunità. Cosa ci può essere di più bello per un sognatore, amante della filosofia dell’open source?

Cosa ti ha aiutato di più nella tua carriera?
Le community open, lo spirito di condivisione e la curiosità. Non fosse stato per queste tre cose sarei ancora uno sviluppatore accademico costretto dietro ad un compilatore, quindi ringrazio lo spirito di condivisione degli altri venuti prima di me per avermi poi spinto a scoprire mondi non troppo distanti dalla mia formazione, che però rappresentavano la libertà d’espressione che cercavo da tempo.

Qual è stato il momento più difficile della tua storia lavorativa? Oppure raccontaci il momento in cui hai pensato “Ma chi me l’ha fatto fare?”
Ricordo di un attacco di massa a siti WordPress in tutto il mondo che si è verificato proprio un otto di dicembre, giorno in cui né io né il mio socio del reparto tecnico eravamo davanti al PC. Tutti i clienti chiamavano e trovavano la segreteria telefonica o gli autoresponder delle caselle mail ad avvisarli che probabilmente i loro sviluppatori di riferimento erano a mangiare pandoro e zeppole invece che essere pronti ad arginare i danni. Fu un disastro, molti si arrabbiarono perché sentiti abbandonati nel momento del bisogno, ne trassi una lezione che mi porto ancora dietro: metti a contratto anche i giorni di festa e di malattia, non siamo immortali e non può dipendere tutto dal developer!

Qual è il tuo metodo formativo?
Mi piace far fare pratica sin da subito ai miei studenti, dalla prima lezione si prenderà in mano il PC e il controllo del proprio server remoto. Si impara meglio facendo che ascoltando, specialmente in questo campo dove non ci sono vite in ballo o risorse preziose da non poter sprecare, in fondo esistono sempre i backup. Quello che dico sempre ai miei studenti è: “Se lo rompete mi fate felice, almeno capite sin da subito i limiti e vedrete dal vivo come è fatto dentro!”.

Perché dovrei seguire il tuo workshop?
Perché WordPress è una piattaforma così bella, semplice, funzionale ed estensibile che attualmente fa girare il 66% del web su CMS. E se non ti basta diciamo che conoscendo a fondo questo strumento sarai in grado di realizzare siti web dinamici, pronti e ottimizzati per un buon marketing online senza praticamente mettere mano al codice!

Fonte: Wappalyzer
Fonte: Wappalyzer

Cosa si imparerà di pratico al workshop “Sviluppa il tuo sito in WordPress“?
Il workshop sarà tutto pratico, ovviamente tratterò sia le buone pratiche che alcune parti necessariamente teoriche ma ho operato una scelta di fondo, che è quella di rendere tutto il più “cliccabile” possibile. Alla fine del workshop porterete a casa i trucchi che ti permetteranno di vendere prodotti o servizi con il tuo sito o blog, anche se non sei un programmatore.

Dai un consiglio a tutti gli aspiranti WordPress developer!
Non vi limitate a conoscere ed installare intere schiere di plugin e temi preconfezionati, sviluppare in WordPress vuol dire fare quel passo in più verso la conoscenza completa della piattaforma che vi renderà veramente liberi di gestire i vostri contenuti nella maniera migliore per voi. Quindi, per ricapitolare: aprite il codex, leggete i sorgenti dei vostri plugin e temi preferiti, modificate senza pietà e condividete nuovamente.
Il passo successivo sarà amarlo così tanto da tatuarvelo sul cuore, giuro!

Ti è venuta voglia di iniziare a costruire il tuo e-commerce, vero? Ti diamo una dritta in più: il 23 Maggio abbiamo organizzato un workshop Creare il tuo E-commerce con WordPress, con Eugenio Petullà interamente dedicato alla scoperta di come creare un E-commerce che sappia come far vendere! Avrai l’occasione di fare ad Eugenio tutte le domande che vuoi per soddisfare le tue curiosità su WordPress, il CMS più amato ed usato!
Se vuoi saperne di più sul workshop leggi il programma completo scrivici per qualsiasi tipo di informazione!