Il documento del SEO Strategist e il ROI della SEO

“Chi vuol esser lieto sia, della Seo non c’è certezza”. Il mondo della Search Engine è in continuo mutamento, le fatiche per scalare la Serp possono rivelarsi “fatiche di Sisifo”, perché Mister Google può predisporre un aggiornamento dell’algoritmo e farci precipitare. Questo può farci sentire in balìa dell’autorità di una superpotenza economica, o stimolare la nostra creatività da geek. Riepiloghiamo quale strategia di ottimizzazione sarà meglio adottare.
 

Come calcolare il ROI della SEO

Chi sostiene che la Seo sia morta, in realtà non si è adattato al web semantico e al cambiamento di chi vuole premiati i contenuti di qualità sulle operazioni di linkbuilding forzate dai webmaster. La Seo è più viva che mai, e possiamo calcolarne il Roi cavalcando l’onda del cambiamento. Fino a qualche tempo fa il calcolo si effettuava sul numero di parole chiave posizionate.
Un esempio: “50 parole chiave posizionate nelle prime venti pagine di Google, ma anche su altri (inutilissimi) motori di ricerca alla modica cifra di n. € al mese”. Quei tempi, per fortuna, sono finiti, anche se qualcuno ancora ci prova.
Il Roi della SEO si calcola in base ai Kpi, indicatori di performance, decisi con il cliente. Sono degli obiettivi che devono stimare una certa percentuale di crescita, in un certo periodo di tempo.
Possono essere dei buoni kpi:

  • aumentare le visite al sito, e con queste la notorietà del brand (Brand awareness),
  • fare lead generation: ottenere i contatti di potenziali clienti,
  • aumentare le vendite.

Quel che è certo è che un buon Seo strategist deve considerare l’intero funnel di conversione. I tool da utilizzare per monitorare i kpi sono: Google Analytics e Webmaster Tool.
 
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Le fasi di una campagna SEO

Una strategia Seo finalizzata a migliorare il posizionamento di un sito Web non può prescindere da alcune fasi fondamentali. Le abbiamo attraversate con Benedetto Motisi in un percorso di formazione ricco di case history e di pratica fatta su una startup d’eccezione: DoLab School. Siamo alla puntata finale e nel documento da presentare al “cliente”, le ripercorriamo tutte.

  • Ricerca delle parole chiave: ricerca che corrisponde all’individuazione dei bisogni racchiusi nelle domande che gli utenti pongono a Google. In questa fase è importante tenere a mente che ogni parola chiave è una competizione a sé e che quelle scelte sono le più coerenti semanticamente, le migliori in termini di traffico e conversioni e le meno costose in termini di posizionamento.
  • Search query listening: l’ascolto della rete. Analizziamo le conversazioni degli utenti sulle parole chiave scelte, indaghiamo nei forum di settore (sì esistono ancora e funzionano!), nei gruppi Facebook e Linkedin e nei contenuti dei siti dei competitor. Con i dati raccolti, abbiamo abbastanza elementi per individuare le Personas: i nostri utenti tipo.
  • Seo Siloing: pianificare la struttura del sito, e la sua organizzazione dei contenuti. Un forte ordine fa crescere il sito “forte come una quercia” ed è “user friendly”, come dice Benedetto.
  • Ottimizzazione on page: Seo è contenuto. Dobbiamo scrivere contenuti originali e di qualità facendo attenzione a ottimizzare: titolo, descrizione, heading tag, corpus del contenuto ed elementi multimediali. Un buon piano editoriale che risponda ai bisogni di ricerca individuati e che preveda contenuti freschi e aggiornati quotidianamente, fa la differenza in termini di Seo.
  • Ottimizzazione off page e digital pr: l’autorevolezza di un sito è data principalmente dalla quantità e qualità di link che riceve. Per aumentare questi link e fare linkearning dobbiamo attivare l’ingegno e promuovere i nostri contenuti. Attività che funzionano in questo senso sono: guest post, risorse scaricabili, memes simpatiche, interviste, infografiche. Ampliando la rete di relazioni, aumenterà la notorietà e con questa l’autorevolezza.
  • Calcolo del Roi: calcolato il volume medio di ricerca delle parole chiave in un mese (con Semrush e Google Analytics), stimiamo la percentuale di crescita delle visite e delle conversioni, tenendo presente la stagionalità delle ricerche e il fatto che, in assenza di precisi dati pregressi, questa può solo essere una stima indicativa.

La Seo non è una scienza esatta, è fatta di costante ricerca, esperimenti, creatività. I nostri ragazzi ce l’hanno messa tutta, portando a termine un lavoro degno dei complimenti della Pm della scuola Futura Pagano. Un altro corso è finito, ci salutiamo con la promessa di rincontrarci, perché il bello della buona formazione è anche incontrare persone che, come te, hanno voglia di migliorarsi.
Non resta che ricordare l’appuntamento con l’ultimo corso di questo fantastico anno accademico: Digital Project Management con Ivano Turi per imparare a gestire: fornitori, priorità, imprevisti e tempi di un progetto digitale. Qui tutte le informazioni di cui hai bisogno!
 
Teresa Ceglie