Uno dei loghi più famosi al mondo, quello di Facebook, cambia veste.
Il primo logo Facebook fu creato da Mark Zuckerberg nel 2005, poco dopo la nascita del colosso di Menlo Park, mentre l’ultimo restyling risale al 2013.
Il restyling del logo è un’operazione molto delicata che se non accuratamente studiata può compromettere l’identità del brand e generare buzz negativo.
Il rebranding di grandi colossi come quello di Facebook, ormai presenza costante nella vita quotidiana dei più, porta con sè sempre molti dibattiti e un po’ di momentanea confusione.
Tuttavia, sarà perché, ammettiamolo, nessuno si slogga mai da Facebook, non avendo modo di vedere il logo per esteso, pare che questa volta il cambiamento sia passato quasi inosservato.
Solo da qualche ora si è scatenato un piccolo (e fin troppo pacato!) dibattito su Twitter, monitorabile dall’hashtag #FacebookLogo, probabilmente scaturito dalla dichiarazione rilasciata a Brand New dall’art director di Facebook, Josh Higgins:
“Quando il logo di Facebook è stato creato nel 2005 la compagnia era giovane quindi aveva bisogno di un marchio ‘maturo’, che fosse preso seriamente. Ora che Facebook è una realtà solida, abbiamo deciso di rinnovare il logo per renderlo più amichevole e vicino. Dopo aver valutato molte opzioni, in ultima analisi, abbiamo deciso che abbiamo solo bisogno di un aggiornamento, e non un redesign completo.”
Ne emerge dunque che il vero cambiamento è concettuale.
Facebook non ha più bisogno di ricercare la credibilità inseguita nei primi anni.
Un marchio viene creato per mostrare la sua mission e la sua direzione. Ora che la maturità del sito è cosa ovvia, Facebook intende rafforzare il suo tono amichevole e vicino ai suoi utenti.
Per farlo, dopo dieci anni dalla progettazione del logo con la font Klavika di processtypefoundry, hanno optato per una font più giovanile, elaborata dal team design e dal responsabile Eric Olson.
Il nuovo logo appare meno serioso, con differenze appena percettibili ma sostanziali per un occhio attento. Analizziamole.
Osservando la sovrapposizione ci si accorge immediatamente delle principali differenze. Entrambi i typeface sono sans serif, l’altezza del corpo del nuovo è leggermente inferiore, la “a” chiusa e tonda. Le “o” sono più larghe e tonde, con il risultato di un effetto ottico che rende la sezione “book” più larga della precedente, che invece risultava a prima vista più schematica, stretta ed equilibrata nella lunghezza delle sezioni “face” e “book”.
L’elemento cardine dell’identità di Facebook, la “f”, resta, invece, invariato. Nonostante nel wordmark le dimensioni del corpo e la lunghezza dell’asta inferiore dell’incrocio presentano delle piccole differenze tra i due typeface, per il logo semplificato con la sola “f” verrà momentaneamente utilizzata la precedente versione.
In conclusione, il cambiamento non è certo sostanziale, ma risulta ringiovanito, più leggero e frizzante anche solo attraverso un piccolo restyling. Ma non preoccupatevi: dopo un’iniziale smarrimento, torneremo a farci l’abitudine.
Valeria Sebastiani