Presentiamo la digital strategy a Whoosnap! | #DoLabStrategy Lesson 7

Per i Dolabber del corso Digital Strategy e Project Management è arrivato il giorno più atteso: l’ultima lezione, dove emozione e adrenalina si alternano vorticosamente, perché la presentazione al cliente è il momento di dare il meglio di sé. E i 25 aspiranti digital strategist, nell’esposizione dei project work alla startup Whoosnap, sono stati davvero all’altezza delle aspettative, rendendo la loro prof. Futura Pagano #soproud.


Presentazione dei lavori

Dopo aver ricevuto le ultime suggestions prima degli speech, i ragazzi hanno ricondiviso le strategie e finalizzato i lavori. Sui volti concentrazione, agitazione, ma anche molta soddisfazione per aver confezionato una proposta di digital strategy che solo due settimane fa sembrava una mission impossible. L’ingresso della giuria in aula segna il momento di massima concitazione: ci siamo! Futura ha dato il suo rassicurante in bocca al lupo ai ragazzi, che hanno già dimostrato di essere tutti vincitori.
E così al cospetto di Enrico Scianaro (CEO Whoosnap), Ciro Spedaliere (Investment Manager LVenture Group) e Ivano Turi (IT Manager Coldiretti), il primo gruppo sale sul palco: il team viola, tutti hanno aria fiera e pronti a sferrare l’attacco, non a caso soprannominati i “gladiatori”. Una communication strategy molto ben strutturata che ha attirato l’attenzione della giuria. È stata poi la volta del team giallo: una partenza fortissima sull’analisi. I giurati hanno rivolto al team un po’ domande ma i gialli, preparatissimi, hanno risposto a tono. Terzo gruppo sul palco: il team blu. Blu come kiwi! 😉 Il loro focus è stato sulla big idea: creativa, frizzante come nel claim. E dopo le questions della giuria volte a comprendere meglio alcuni dettagli, le valutazioni positive sul lavoro svolto non sono mancate. Last but not least, il team verde, o all’inglese – che fa più figo – Green Group. Il punto di forza di questa presentazione è una efficace mappa concettuale che attraverso la copiosa ramificazione lascia intravedere un buon lavoro di analisi e di strategia, apprezzato anche dalla giuria.
E a questo punto les jeux sont faits! La giuria esce dall’aula per deliberare, ma per i Dolabber è un altro momento importante: la consegna dei diplomi! E così tra complimenti, applausi e foto ricordo, la giuria rientra in aula per il verdetto: il digital team vincitore è il Green Group, per la migliore proposta formulata, ma complimenti a tutti per la professionalità dei lavori presentati.


Che insegnamenti portano via con sé i Dolabber?

La prima domanda con cui Futura aveva aperto il corso (Che cos’è la digital strategy?) aveva dato subito all’aula una bella sferzata: è un processo, si raggiungono degli obiettivi di business attraverso l’uso di strumenti digitali.
Ai Dolabber è stato subito chiaro che in questa professione non c’è né fuffa né improvvisazione. Piuttosto bisogna imparare ad analizzare, pianificare, organizzare, definire e misurare. E, come emerso nel corso delle lezioni, bisogna che alcune regole diventino il nostro digital mantra:

  • È importante partire dal brief e fare un’analisi efficace, utilizzando tool dedicati.
  • È necessario confinare la domanda, individuare i nodi concettuali, e poi costruire una mappa che sintetizzi in un albero ramificato tutto il nostro pensiero strategico.
  • È fondamentale conoscere i principi di project management: i Dolabber li hanno condivisi con l’IT Manager Ivano Turi
  • È utile studiare le case histories: le social media strategies attuate da big brand possono insegnarci molto.
  • È opportuno acquisire conoscenze di social collaboration e crossmedialità: solo così potremo comporre dei digital team ultra professional.
  • È essenziale conoscere il digital advertising e i suoi formati: Fabrizio Trentacosti ha chiarito i diversi obiettivi che possiamo raggiungere sui social con l’Ads.

Ma “la regola delle regole” che i Dolabber portano a casa è questa: è importante equipaggiarsi di metodo, passione, competenza, adottare un pensiero strategico e laterale; ed essere sempre molto professionali. Premessa per diventare dei digital strategist bravi e famosi!

Ad maiora!


Elena Musco