Sviluppiamo la nostra community!| Digital Strategy Lesson 5

Nella quinta lezione del corso Digital strategy e project management il pensiero creativo è protagonista. Per i Dolabber è il momento del brainstorming: devono definire la big idea da presentare alla startup Whoosnap. Come è ormai noto ai futuri digital strategist, la big idea dovrà esprimersi in un claim (o meglio un mantra claim), ed essere breve, originale, memorizzabile, coerente con la mission aziendale.

La prima domanda che Futura Pagano rivolge all’aula è determinante per il lavoro dei digital team: quali sono gli obiettivi della strategia?

Nel nostro documento strategico saranno tre:

  • acquisire lead e vendere: social media marketing e email marketing;
  • creare buzz e share of voice: content marketing, digital pr, monitoring;
  • creare una community: community management, content curation, analisi sentiment.

 

L’ecosistema digitale

È opportuno partire sempre dall’analisi del social digital landscape: Brian Solis pone al centro del suo modello (The Conversation Prism) la conversazione e, quindi, “the art of listening, learning, and sharing”. Muovendo dalla centralità del brand e delle sue storie (storytelling), allora, andiamo a gestire il nostro ecosistema digitale, individuando per ciascun social numeri e finalità.

Facebook può essere un canale strategico per un’attività di ADV consumer, dall’engagement ad un risultato di conversione, sempre, però, dopo aver definito l’obiettivo. Twitter ci consente di connetterci con consumatori ed influencers (@mention), di amplificare i contenuti (@retweet), di adottare un hashtag strategy. E Instagram? È l’emozione dell’immagine, il ponte comunicativo della community, il valore strategico dell’empatia (le case histories dei brand Starbucks e Patrizia Pepe sono esempi di un business proprio basato sull’empatia).

Elaboriamo un lead generation plan

Le attività strategiche, funzionali a questo obiettivo, sono molteplici. Possiamo realizzare un’attività di SMM e pianificare campagne adv sui social; un’attività SEM e prevedere annunci pubblicitari sui motori di ricerca; un’attività SEO con ottimizzazione dei contenuti, della struttura e dei link di un web site. Infine pianificare una DEM con messaggi customizzati e info periodiche. Attraverso un lead generation program potremo popolare le pagine, portare traffico ad un sito o una landing page, attuare campagne B2B.

Dedichiamoci al customer: Social CRM

Il cliente è al centro del business! Partendo da questo must, il Social CRM è la strategia per instaurare relazioni con il customer (social networking) , offrendo risposte e interagendo per portare benefici al brand, ai dipendenti, ai clienti, ai prospect.

Nell’attività di Social CRM distinguiamo tre macro categorie di Customer:

  • Advocates: gli amanti del prodotto, lo usano con soddisfazione e vogliono esprimerla. Attenzione a non perderli! Sono i primi sostenitori e difensori del brand;
  • Owners: hanno comprato il prodotto, chiedono info e spiegazioni. Occorre ricordare che pretendono risposte customizzate alle loro richieste;
  • Prospects: potenziali clienti, da portare all’acquisto. Con loro meglio essere tempestivi e persuasivi!

Più che mai affascinati dall’universo della digital strategy, i Dolabber sanno però che li aspetta un compito arduo: generare la big idea. E allora, indossato un mood creativo, si attrezzano di tool e mappe concettuali (simple mind) e sperano che le idee fluiscano, in attesa di scegliere la “Migliore”.

Appuntamento alla prossima settimana con Fabrizio Trentacosti e la sua lezione sull’ADV su Facebook!

 
Elena Musco