Mamma, sai che faccio la copywriter?

Saper scrivere i testi, emozionare con i contenuti, essere cintura nera di storytelling: sono solo alcune delle caratteristiche che un copywriter deve possedere. Ma qual è la strada per diventare copywriter e quali sono le sue attività quotidiane? La nostra panoramica sui digital jobs con le interviste ai docenti DoLab prosegue e questa volta tocca a Valentina Falcinelli, founder di Pennamontata e copywriter specializzata in scrittura persuasiva per il web, raccontarci la sua professione. Hai perso le puntate precedenti? Nessuna paura: le trovi tutte qui!

Se dovessi spiegare ai tuoi genitori cosa fa nello specifico un copywriter, cosa diresti?
Cari mamma e papà. Avete giusto quei 2/3 minuti di tempo da dedicarmi? Ok. Adesso vi spiego il mio lavoro.

Mamma,

hai presente quando da piccola disegnavo le pubblicità dei pannolini e delle passate di pomodoro? Sì che ce l’hai presente, perché i miei scarabocchi d’infanzia ancora li conservi, da qualche parte. Ti ricordi che disegnavo le “reclami”, come le chiamavo da piccola, e abbinavo ai disegni delle frasette a effetto? Bene, quello che facevo per gioco a 6 anni è una delle cose che faccio oggi, per lavoro, a 31.

Papà,

lo so che per me hai sempre sognato una carriera giornalistica. Ma in qualche modo non sono andata del tutto fuori strada rispetto alle tue aspettative. Infatti scrivo. Scrivo articoli per i blog, che sono tipo dei “diari” digitali – ma anche un po’ delle riviste –. E poi scrivo anche per delle vere riviste di carta. E scrivo pure testi per cataloghi e brochure. M’invento anche i nomi da dare alle cose. I giornalisti s’inventano termini come “bomba d’acqua”, “sciabolata artica”; io, invece, trovo i nomi per le aziende e i prodotti. Non ho un tesserino, se è quello che stai per chiedermi. Ma ho un bel biglietto da visita magenta.

Lo so che capire a fondo il mio lavoro non è poi così semplice. L’importante è che non mi chiamiate mai “copyright” e che non diciate alla gente cose del tipo: “Mia figlia viene pagata per stare tutto il giorno sui social”. Che è vero, eh, ma è come se io di voi due dicessi che state sempre in giro col camper, quando invece restate almeno 9 mesi l’anno a casa. 

Ma come si diventa copywriter?
Quando ho iniziato io non c’erano corsi di copywriting (e se c’erano erano pochi e costavano migliaia di euro), quindi ho imparato sul campo con tanta, tanta gavetta. Oggi chi è appassionato di copywriting ha la fortuna di poter scegliere tra tanti corsi, più (vedi quello DoLab) o meno validi e comunque abbordabili. Un buon workshop può fornire gli strumenti base e un’ottima infarinatura; cert’è che la pratica resta sempre la parte fondamentale e insostituibile della formazione di un copywriter. Bisogna farne tanta, tanta, – ma che dico tanta? –, ta-an-ta.

Quali caratteristiche non può non avere un copywriter?
Creatività, curiosità, collaboratività. E poi empatia, flessibilità e capacità di adattare la sua penna a vari supporti e vari registri.

Come hai capito che era il lavoro della tua vita?
Certe cose le sai e basta. Come sai che un determinato cibo non ti piace e non ti piacerà mai; come scegli il compagno d’una vita; come quando avverti dentro di te un campanello d’allarme e sai che è meglio tirarsi fuori dalla situazione che stai vivendo.

Cosa ti ha aiutato di più nella tua carriera?
La perseveranza.

Qual è stato il momento più difficile della tua storia lavorativa? Oppure raccontaci il momento in cui hai pensato “Ma chi me l’ha fatta fare?”
Lo penso ogni volta (“Ma chi me l’ha fatto fare?”) che devo fare recupero crediti.

Qual è il tuo metodo formativo?
Niente formalità, niente panegirici, tanta pratica e tanto divertimento. E chi non fa mai domande viene messo dietro alla lavagna.

Perché dovrei seguire il tuo corso?
Perché non ti annoierai. Perché ti farò fare tante esercitazioni. E perché ti cimenterai sin dalla prima lezione in un vero lavoro di content marketing per i social media.

Cosa si imparerà di pratico al corso Social Media Copywriting e Brand Storytelling?
Chi verrà imparerà a: scrivere senza far annoiare il lettore, anche nel caso di testi istituzionali; creare storie attorno al prodotto o al brand; utilizzare il giusto copy per i vari canali che il web mette a disposizione. Ma non vorrete mica farmi dire tutto, vero?

Dai un consiglio a tutti gli aspiranti copywriter!
Scrivi, scrivi, iscriviti, scrivi, scrivi.

Vuoi imparare anche tu a scrivere al meglio e a ottimizzare i tuoi testi per ogni esigenza? Ad aprile Valentina terrà il corso Social Media Copywriting e Brand Storytelling in cui scopriremo le potenzialità del soft marketing rappresentato dai contenuti, dallo storytelling emozionale e dalla scrittura di testi istituzionali. Scrivici, ti daremo tutte le informazioni!